Sono passati quasi 15 giorni dalla richiesta su carta che l’unione degli autotrasportatori ha inoltrato a Giuseppe Bisogno, direttore della Polizia Stradale, per chiedere a gran voce l’estensione dei controlli stradali non solo agli autisti, ma anche ai soggetti committenti, in particolare nelle zone del Mezzogiorno, dove i comportamenti scorretti sembrerebbero essere numericamente maggiori. In particolare, il segretario generale di Unatras, Pasquale Russo, sottolinea come Conftrasporto stia rilevando, sempre di più, anomalie nei controlli su strada. Per questa ragione, Russo cita provocatoriamente gli articoli 7 e 8 della Legge 286/2005 che puniscono penalmente le eventuali corresponsabilità degli agenti di Polizia in caso di trasgressioni alle norme in tema di controllo su tutti i soggetti operanti nella filiera dell’autotrasporto. La lettere si conclude con la velata certezza da parte di Russo che queste procedure di monitoraggio, estese anche sul committente, non vengano mai applicate, con il risultato che gli unici ad essere sotto la lente di ingrandimento siano sempre e solo gli autotrasportatori che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono costretti a sottostare alle istruzioni impartite, seppure vadano contro a quanto indicato dalla legge.
Maggiore controllo sui committenti
La richiesta del direttore generale di Unatras è chiarissima: i vertici della Polizia Stradale sono stati invitati a richiamare i distaccamenti interessati ad una rigida osservanza delle disposizioni sulle responsabilità condivise degli operatori della filiera del trasporto. In molte situazioni, infatti, si registrano fermi da parte delle Forze dell’Ordine a camionisti che indicano nei loro committenti i diretti imputabili della trasgressione, ma ciò viene spesso ignorato, con il risultato che siano sempre gli autisti a pagare. Questa modalità di monitoraggio, come ribadito da Conftrasporto, è completamente sbagliata: guardando nel dettaglio l’art. 7 del Decreto Legge N.286 del 2005, è espressamente detto che laddove il conducente di un veicolo si renda responsabile di una violazione delle norme sulla sicurezza anche il committente, il caricatore e il proprietario delle merci trasportate sono corresponsabili laddove le modalità di esercizio della prestazione siano incompatibili con la possibilità di rispettare, da parte del conducente, le regole stradali.
Invertire un trend negativo
Ad oggi l’escalation della filiera dell’autotrasporto non viene quasi mai fatta. Ci si ferma agli autisti che sono i primi, e gli unici, a pagare. Se poi l’attenzione si sposta al Sud Italia, la parola “quasi” può venire meno, lasciando spazio al mai assoluto. Ma in questo caso poco cambia: che sia Nord, Centro o Sud la richiesta degli autotrasportatori è quella di guardare oltre, alzando la testa su un problema reale ed esistente che, colposamente o dolosamente, viene fortemente ignorato.
2 Commenti
Minchia si sono svegliati
Finalmente qualcuno interviene