Non è ancora stato confermato il termine di pagamento della quota di iscrizione all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori. Durante l’ultima riunione parlamentare sul Decreto Milleproroghe, infatti, il Senato ha approvato un emendamento che ritarderebbe di un altro mese tale scadenza. Ora, però, si attende il giudizio della Camera. Un prolungamento, quello che estenderebbe il periodo di pagamento fino al prossimo 31 marzo, che seguirebbe già ad una prima deroga ministeriale messa in atto lo scorso dicembre con l’obiettivo di portare dal 31 dicembre al 28 febbraio 2017 la deadline definitiva. In quel caso, il motivo fu prettamente di natura tecnica: numerosi autotrasportatori, infatti, avevano rilevato difficoltà a completare la procedura di pagamento della quota. Ora, invece, lo spostamento di un ulteriore mese nasce come iniziativa governativa.
Cosa comporterebbe un’eventuale proroga
Nulla è ancora definitivo, anche se i termini per il pagamento corretto della quota sono ormai trascorsi. Cosa c’è da aspettarsi, quindi? Il voto della Camera non è ancora avvenuto, e così, sarebbe lecito dover considerare il 28 febbraio come data di scadenza. Allo stesso modo, però, non si hanno notizie da parte del Ministero dei Trasporti sul tema. Proviamo a fare un’ipotesi su ciò che potrebbe realmente accadere: l’approvazione definitiva, come detto, spetta alla Camera che, stando ai tempi ristretti, non dovrebbe apportare alcuna modifica al provvedimento arrivato dal Senato. Integrando il testo, infatti, il Decreto tornerebbe indietro al Senato e non si riuscirebbero a rispettare le scadenze imposte per la messa in atto dell’intero pacchetto legislativo Milleproroghe. C’è di più: il cauto ottimismo sulla conferma della proroga è giustificato dal fatto che l’emendamento da approvare proviene direttamente dal Governo. È lecito, quindi, pensare che sia ancora tempo per iscriversi all’Albo? Secondo noi la risposta è sì.
Non solo iscrizione all’Albo
All’interno del Decreto Milleproroghe non c’è solo l’Albo tra i temi legati al settore dell’autotrasporto. L’emendamento, infatti, contiene anche un altro importante rinvio – questa volta di ben 1 anno – della scadenza della validità dell’attuale Comitato Centrale, inizialmente prevista per il prossimo 31 marzo 2017. In questo frangente, la richiesta di proroga è giustificata dal fatto che, nel corso del primo anno della nomina, lo stesso Comitato non ha potuto esercitare le attività in piena autonomia, a causa dell’assenza di un presidente incaricato. Per permettere, quindi, di portare a termine alcuni progetti, tra cui quello sulla regolarità delle imprese, è pensabile che la struttura interna del Comitato non venga rivista ancora per i prossimi 12 mesi.
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