Grandissimo successo di pubblico per la tappa di Palermo del Progetto Giovani Conducenti, di cui vi avevamo già parlato qualche tempo fa. Il programma promosso dal Comitato Centrale dell’Albodei Trasportatori, che la scorsa settimana è sbarcato in Sicilia, ha visto coinvolti oltre 500 ragazzi desiderosi di diventare futuri protagonisti del mondo del trasporto su strada. Il workshop palermitano ha permesso a questi giovani di entrare più nel dettaglio dell’iniziativa: per questa ragione, i responsabili dell’Unrae hanno ampiamente illustrato i contenuti e le modalità della somministrazione formativa che permetterà a tutti i ragazzi di ottenere le basi conoscitive per lo svolgimento della professione. Un percorso stimolante, ma che certamente non sarà facile da affrontare: oltre ad aderire al Progetto, infatti, per svolgere il mestiere del conducente di veicoli è necessario mettere sul piatto molta passione e tanta buona volontà, per riuscire a coronare il proprio obiettivo lavorativo.
I dettagli dell’incontro di Palermo
Supporto formativo adeguato sostegno finanziario per avviare la professione e tanti consigli utili per i ragazzi interessati a svolgere con continuità questo mestiere. Sono stati questi i temi principali che sono stati trattati durante la giornata di approfondimento del Progetto Giovani Conducenti svoltasi a Palermo. Una grande partita, quella che l’Albo sta giocando, con l’obiettivo di ridare nuova linfa ad un settore che, ogni anno di più, si ritrova a combattere contro la crescente carenza di personale. Per stimolare la curiosità e la voglia di scoprire dei giovani accorsi anche dalle vicine province, sono stati mostrati anche i veicoli di ultima generazione, spiegati in dettaglio dai tecnici che ne hanno esaltato le caratteristiche tecniche e prestazionali.
I prossimi passi del Progetto Giovani Conducenti
Le parole di Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, confermano che l’investimento nella formazione di giovaniconducenti egrave; un valore fondamentale per il rilancio del settore. Un rilancio che dovrà avvenire non solo in termini numerici, ma anche sotto il profilo qualitativo: è per tale ragione che l’Albo mira a supportare – attraverso l’aiuto dei migliori esperti in materia – la formazione giovanile. In questo modo, inoltre, si risponderebbe – per quanto possibile – anche ad un’altra necessità che mina la stabilità del nostro Paese, come l’occupazione dei ragazzi. Il progetto, quindi, è virtuoso ed i primi dati ne dimostrerebbero anche la sua validità: al momento, infatti, il numero di domande presentate agli uffici preposti sono state oltre 2.500. Segno che la strada intrapresa è quella giusta.
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