Il Governo lo aveva promesso qualche tempo fa: il rating di legalità di un’azienda è un elemento fondamentale per fare affari all’insegna della massima trasparenza e sicurezza. Ora i tempi sembrano maturi perché questa informazione diventi fruibile facilmente da parte di tutti gli operatori commerciali: sembra, infatti, che a fine della prossima estate questa classificazione possa comparire anche all’interno delle visure effettuate dal registro delle imprese delle Camere di Commercio. Fino ad oggi, infatti, i dati relativi al rating di legalità erano presenti esclusivamente sul portale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Un bel dispendio di tempo, quindi, per le aziende che avevano necessità di controllare lo status “di correttezza” di un nuovo fornitore o cliente. Ora, però, le cose dovrebbero cambiare: effettuando una visura camerale, le stellette del rating che testimoniano il grado di correttezza delle imprese sul mercato saranno presenti anche nel registro delle imprese delle Camere di Commercio.
Un processo più snello grazie a InfoCamere
Gran parte del merito di questa importante novità operativa, che semplificherà i controlli da parte delle imprese operanti nel settore dell’autotrasporto – e non solo – che vorranno valutare la bontà dei committenti, è da attribuire all’accordo siglato qualche giorno fa tra InfoCamere e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’ente che rilascia il rating alle aziende che ne fanno richiesta dopo averne attentamente valutato le peculiarità. A partire dal prossimo ottobre, l’elenco dell’Autorità sarà integrato nelle visure rilasciate dalle Camere di Commercio: ad oggi, sono quasi 3500 le imprese presenti nella white list del mercato. Delle aziende più virtuose, il 55,6% è presente nel Nord Italia, il 22% al Centro e quasi il 30% al Sud e sulle Isole. In generale, oltre il 60% delle imprese più “oneste” si concentrano in cinque regioni: l’Emilia Romagna guida questa speciale classifica, con il 15,3% delle aziende che strizzano l’occhio alla legalità, seguita dalla Lombardia, con il 14,7%, quindi il Veneto, al 12,1%, la Puglia, con l’11% e il Lazio che chiude la top fine con l’8,7% delle imprese incorruttibili.
Altri dati sul rating di legalità
È interessante osservare come il 90% delle imprese in possesso del rating di legalità sia una PMI: un dato che rispecchia il tessuto imprenditoriale italiano, ricco di piccole e medie imprese. Nel 52,1% dei casi, inoltre, l’impresa è piccola, ovvero ha meno di 50 dipendenti e un fatturato entro i 10 milioni di euro, segno che la legalità è fortemente radicata nelle realtà più contenute.
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