Sempre più innovazione e sempre più avanguardia anche nel settore dell’autotrasporto. A confermarlo sono le grandi novità che arrivano dalla Francia, per la precisione dall’headquarter di Renault Trucks. La casa di produzione transalpina, infatti, ha dato il via al progetto di stampa 3D per ottenere motori più leggeri e compatti. Un’idea avveniristica che sta impegnando ingegneri e progettisti di Renault Trucks che contano, già dal prossimo anno, di poter lanciare sul mercato i nuovi propulsori di fabbricazione additiva. Tra i numerosi vantaggi che si attendono c’è l’efficientamento del ciclo di vita di questi prodotti e le prestazioni ad essi connesse. Attraverso la stampa 3D in metallo, infatti, si possono realizzare motori di ultima generazione in grado di durare di più, di raggiungere performance più elevate e soprattutto – dettaglio non da poco – di far risparmiare migliaia di euro ai consumatori.
Gli step innovativi firmati Renault Trucks
In gran segreto l’azienda costruttrice francese, già da qualche tempo, ha iniziato a testare pezzi di motore realizzati in 3D montati all’interno di strutture tradizionali prodotte con la classica catena di montaggio. I risultati hanno positivamente superato tutte le aspettative. Per questa ragione i vertici transalpini si sono spinti oltre: creare interamente un propulsore prototipo con la stampa 3D. Una sfida di cui si conoscono tutti i dettagli: l’Ufficio Progettazione Motori di Lione, infatti, intende dare forma ad un motore DTI 5 Quattro Cilindri Euro 6 Step C utilizzando esclusivamente la stampa additiva in metallo. Ciò che ancora non si conoscono, invece, sono i tempi di messa a punto: tale propulsore del futuro, infatti, è stato pensato al momento, solo, in modo virtuale. Tuttavia alcune parti della struttura definitiva sono già pronte: stiamo parlando dei bilancieri e dei supporti di bilancieri, già ottimamente testati, per oltre 600 ore, su un motore Euro 6.
Tutti i vantaggi dell’iniziativa Renault Trucks
Damien Lemasson, a capo del progetto di Renault Trucks, ha spiegato che lo scopo principale di questo progetto è riuscire a dimostrare che la fabbricazione additiva in metallo possa davvero essere il futuro per i motori, anche di grande taglia. A guadagnarne sarà la dimensione e il peso dei propulsori, e quindi le prestazioni complessive su strada. Attraverso questo virtuoso processo di fabbricazione, la struttura dei motori potrà essere alleggerita almeno del 25%. Ad esempio, un motore quattro cilindri potrà pesare ben 125 kg in meno. Un bel guadagno dal punto di vista della flessibilità e della potenza. Non solo: attraverso questo processo di stampa, si ridurranno le operazioni d’assemblaggio e quindi il numero di componenti del motore. Con una media stimata di 200 pezzi in meno, i consumi di carburante saranno drasticamente ridotti, per la gioia degli operatori del settore.
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