I sindacati europei aderenti all’ETF (Federazione Europea dei Trasporti) hanno tenuto una manifestazione di protesta lo scorso 29 maggio a Strasburgo. Nel mirino dei sindacati c’era la riforma dei tempi di guida proposta dalla Commissione Europea. Come prevedibile, il 4 giugno la Commissione Trasporti del Parlamento europeo ha approvato la riforma, che ha scatenato la protesta dei sindacati. In prima fila c’è anche la Uiltrasporti, che ha aderito all’iniziativa con Fit Cisl e Filt CGIL. Dopo il voto della Commissione Trasporti del Parlamento europeo, la palla passerà al Consiglio europeo. L’intero inter è ancora piuttosto lungo, e giungerà alla fine naturale del suo percorso solo tra qualche mese, in quanto le istituzioni comunitarie saranno rinnovate nel 2019.

Novità sui tempi di guida e riposo dei camionisti: i sindacati annunciano battaglia

Il pacchetto mobilità proposto dalla Commissione prevede novità piuttosto sostanziali per i camionisti e gli autotrasportatori. Il periodo massimo di guida giornaliera resta di 9 ore. Tale periodo però può essere esteso fino a 10 ore, ma non più di due volte a settimana. Il periodo di riferimento per il calcolo dei tempi di guida e di riposo si estende da 2 a 4 ore. In un mese gli autotrasportatori dovranno prendere 2 periodi di riposo di 24 ore, ed altri 2 di 45 ore. In questo modo c’è però il rischio che si verifichi una concentrazione dei periodi di guida nelle prime 3 settimane al mese. Di conseguenza potrebbe verificarsi una concentrazione dei giorni di riposo settimanale alla fine del mese. Agli autotrasportatori sarebbero inoltre concessi solo 2 giorni di riposo, in un periodo di guida di 18 giorni. Secondo gli organizzatori della manifestazione queste sarebbe condizioni inaccettabili, che metterebbero a repentaglio la sicurezza dei camionisti e degli altri automobilisti. I sindacati sostengono che queste misure provocherebbero ulteriore precarietà, in un settore sempre più oppresso dal dumping e dalla concorrenza sleale tra Paesi comunitari.

La manifestazione a Strasburgo contro le novità sui tempi di guida

La manifestazione di Strasburgo evidentemente è stato solo il primo passo di una protesta che durerà ancora a lungo. La mobilitazione dei sindacati, soprattutto dopo il parere positivo della Commissione Trasporti del Parlamento, sarà ancora più massiccia. Maurizio Diamante, segretario nazionale della Fit-Cisl, sostiene che queste nuove normative favoriranno ulteriormente lo sfruttamento dei camionisti. Secondo Diamante chi ci guadagna davvero da questa situazione sono le aziende con residenza fittizia nei paesi dell’Est Europa. In questo modo guadagnano 2 volte, sottopagano i lavoratori ed eludono il fisco nei paesi in cui operano. Diamante chiede l’apertura di un dialogo con i sindacati europei, per offrire maggiori tutele e garanzie ai lavoratori.

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