In principio fu la Germania ad imporre il salario minimo agli autisti delle imprese di autotrasporto straniere. Ora arriva a ruota anche la Francia, che sta per adottare una misura regolamentare molto simile a quella dei cugini teutonici. Il tutto con un’Europa non troppo felice per queste manovre, ancora al vaglio della commissione di Bruxelles. Nonostante ciò, però, i transalpini non intendono fare retromarcia, e la nuova normativa entrerà in vigore dal prossimo 1 luglio: obiettivo principale combattere il cabotaggio abusivo ed illegale, la spiacevole dinamica che sta mettendo in ginocchio l’Ovest continentale del settore del trasporto e che consente ad un trasportatore in missione internazionale di effettuare ben 3 servizi di trasporto nazionali all’interno di una settimana. Se fino al prossimo 30 giugno questi autotrasportatori saranno pagati in base alle normative in vigore nel paese originario in cui ha sede l’attività, dall’entrata in vigore della normativa aggiornata le cose cambieranno. Come in Germania, così in Francia, tutto il personale viaggiante legato ad imprese di trasporto e logistica dovrà percepire almeno il salario orario lordo minimo vigente nei 2 Stati.
I vantaggi del nuovo meccanismo franco-tedesco
Al netto delle contribuzioni sociali, che continueranno a essere quantificate secondo le norme in essere nella nazione in cui l’azienda ha sede, questo nuovo meccanismo, che verrà applicato in Francia dall’1 luglio prossimo, rappresenterà una vera e propria rivoluzione per le attuali dinamiche del settore. Lo spiega bene il contenuto del decreto appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale francese: in particolare c’è grande attesa per valutare con mano le ipotesi di distacco che andranno a sostituirsi alla dichiarazione che in precedenza doveva essere fornita per ogni singola operazione. La nuova parola d’ordine sarà, appunto, certificato di distacco, un documento di validità massima di 6 mesi che dovrà sempre essere conservato a bordo dall’autista. Attraverso questo certificato, le autorità avranno l’opportunità di verificare il salario percepito dal guidatore che, in alcun modo, potrà essere inferiore a quello minimo stabilito dalla Francia.
La speranza è contrastare definitivamente il fenomeno
Stando alle ultime statistiche raccolte in Francia nei giorni scorsi, sulle strade dei cugini transalpini transitano, ogni anno, almeno 11 milioni di veicoli stranieri guidati da autisti che, nella loro busta paga, non percepiscono più di mille euro al mese. Una situazione inaccettabile, che distorce il mercato e va contro ogni principio etico professionale. Basterà la sanzione di 375 euro per chi non sarà in possesso del certificato di distacco e dei requisiti salariali minimi a cambiare le sorti di questo fenomeno? Staremo a vedere.
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