Il surriscaldamento globale e l’inquinamento atmosferico sono problemi che riguardano da vicino tutte le aziende produttrici di veicoli industriali. Si tratta principalmente di un problema di natura ecologica ed ambientale, ma non solo. L’utilizzo eccessivo dei carburanti sta portando ad un abuso delle materie prime, che rischiano addirittura di esaurirsi. Questa situazione richiede necessariamente un intervento immediato.

L’obiettivo è salvaguardare l’ambiente, ma anche trovare fonti energetiche alternative ed ecosostenibili. A proposito di ecosostenibilità, Scania è sempre stata molto attenta e sensibile verso questo tema. L’azienda svedese in questi ultimi anni si è particolarmente contraddistinta nella ricerca di soluzioni finalizzate a ridurre l’inquinamento atmosferico. La nuova sfida di Scania è dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2025.

Accordo di Parigi: ridurre al minimo le emissioni di gas serra

La nuova sfida lanciata da Scania parte con l’Accordo di Parigi, firmato nel dicembre del 2015 da 195 paesi. L’Accordo prevede nello specifico 4 punti chiave:

  1. Mantenere l’aumento medio della temperatura mondiale sotto i 2°;
  2. Limitare l’aumento a 1,5°, riducendo i rischi e gli impatti negativi dei cambiamenti climatici;
  3. Permettere che le emissioni globali raggiungano il livello massimo il più presto possibile;
  4. Procedere, in seguito, a rapide soluzioni adottando le soluzioni scientifiche più avanzate.

Per bloccare il surriscaldamento globale, quindi, le emissioni di carbonio devono essere dimezzate ogni decennio. Scania si è quindi prefissata l’obiettivo di dimezzare le emissioni di CO2 per la logistica del trasporto su strada in Europa ed in America Latina. I prodotti Scania vengono realizzati per ridurre al massimo le emissioni di gas serra. La riduzione dei livelli di emissione è destinata anche alle attività aziendali ed al trasporto.

La promessa di Scania: “Operazioni a emissioni zero: una visione a lungo termine”

Il nuovo progetto griffato Scania viene esposto da Ruthger de Vries, Vicepresidente esecutivo e responsabile della produzione e della logistica. L’azienda svedese si impegna a ridurre le emissioni di CO2 del 50% in tutte le attività a livello globale entro il 2025. Per raggiungere questo obiettivo saranno ottimizzati i processi produttivi, sarà migliorata l’efficienza energetica e saranno utilizzate nuove fonti rinnovabili.

Già nel 2017 Scania si era impegnata a passare alla produzione di energia elettrica indipendente dai combustibili fossili entro il 2020. Il vicepresidente de Vries confida che Scania abbia un dialogo continuo con i suoi clienti, per trovare alternative sostenibili per ogni specifico servizio di trasporto. In questo modo le operazioni logistiche di Scania si trasformano in veri laboratori, dove testare le nuove soluzioni direttamente sul campo.

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