E’ una delle più importanti novità del 2015 nel settore dell’autotrasporto: la fase di sperimentazione di 6 mesi del progetto Fast Corridor, infatti, potrà rivoluzionare l’intero settore. Un’idea davvero innovativa, che permetterà di movimentare i container, dal punto di sbarco fino al magazzino, attraverso Corridoi controllati in modalità semplificata rispetto alle odierne formalità e restrizioni doganali. E’ proprio l’Agenzia delle Dogane ad aver fornito complete istruzioni su come verranno applicate le nuove procedure in tema di attivazione dei Corridoi, che per tutta la durata della sperimentazione saranno monitorati da Uirnet, la società impegnata nella realizzazione del sistema di gestione della logistica nazionale.

Sicurezza e affidabilità: gli elementi cardine dei Corridoi Veloci

I primi commenti alla grande novità del settore dell’autotrasporto si sono incentrati, per lo più, sugli aspetti legati alla sicurezza. La risposta arriva dal progetto Il Trovatore che, grazie alle nuove tecnologie di cui si sta dotando l’Agenzia, garantirà il monitoraggio dei veicoli su cui viaggiano le merci. Su questo versante, inoltre, sono già stati individuate nuove best practice che uniscono le innovazioni tecnologiche a infrastrutture immateriali facilitando il tracciamento elettronico delle merci, per la massima semplificazione del ciclo di import ed export. Fondamentale, anche in questo caso, l’apporto di Uirnet che, insieme all’Agenzia delle Dogane, si è posta l’obiettivo di costituire una rete di controllo in real time che controlli gli autoveicoli adibiti alla movimentazione merci.

La fase di sperimentazione: l’ultimo passo prima del via ufficiale

La sperimentazione dei Corridoi, che saranno controllati secondo le norme del PLN, prevede la movimentazione dei container dal punto di sbarco fino ad un magazzino temporaneo in cui sarà garantita la custodia. La zona verrà ubicata presso il cosiddetto nodo logistico di destinazione, situato all’esterno delle aree doganali, senza la necessità, quindi, di dover sbrigare le classiche formalità. L’attivazione della procedura Fast Corridor potrà essere richiesta solo con la sussistenza di determinate condizioni, a partire dal confezionamento delle merci in appositi container. Non solo: non potrà essere presente più di un unico contratto di trasporto in cui la tratta inserita rappresenta il corridoio controllato e il veicolo, inoltre, dovrà essere dotato del sistema AIDA – Automazione Integrata Dogane Accise – per l’effettuazione del controllo finale di sicurezzada parte dei gestori del magazzino di custodia temporanea.
I manuali per l’utilizzo dei servizi, le credenziali per l’accesso alla piattaforma web e tutti i dati afferenti ai limiti imposti verranno completamente gestite da Uirnet, responsabile unica delle procedure di monitoraggio.

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