Un tam tam che va avanti da tempo, tra ricorsi ed illegittimità, può forse dirsi concluso con il recente intervento da parte della Cassazione. Il tema è scottante e riguarda la durata del semaforo giallo: il 23 dicembre 2014, con la sentenza n. 27348, è stato decretato che, con un tempo di permanenza superiore ai 3 secondi della luce centrale del segnale luminoso, tutte le contravvenzioni sono da considerarsi valide.

Le ragioni della sentenza

L’organo di legittimità delle sentenze italiane ha dettagliato le ragioni che hanno accompagnato la decisione presa poco più di un mese fa. Riprendendo, infatti, uno studio del Cnr effettuato nel 2001, che stabiliva come il tempo utile per fermare un veicolo in movimento in una strada urbana alla velocità massima consentita, ovvero 50 km/h, non superava i 3 secondi totali, i giudici hanno plasmato ed adattato i contenuti e le evidenze emerse 14 anni fa alle odierne necessità normative.

Un limite generale, quello dei 3 secondi di durata, che però non tiene conto delle ragionevoli differenze che dovrebbero sussistere tra automobili e camion: il peso maggiore di questi ultimi, infatti, comporta un tempo superiore di frenata e di arresto e non può essere considerato al pari degli altri veicoli presenti in strada.

Le multe potrebbero crescere notevolmente

Al momento, nella gran parte dei Comuni italiani, l’impostazione semaforica del giallo è tarata sui 4 secondi complessivi. Con la sentenza n. 27348 della Cassazione, quindi, si prevede una crescita esponenziale delle contravvenzioni comminate ad automobilisti ed autotrasportatori che non riusciranno a fermarsi nelle linee di delimitazione o che non saranno in grado di sgomberare l’incrocio prima che la fotocellula entri in azione.

Le polemiche non si fermano: l’abbassamento del tempo totale della segnaletica semaforica gialla da 4 a 3 secondi, ovvero l’esatto 25% in meno della durata complessiva, potrebbe portare nelle casse dei Comuni italiani centinaia di milioni di euro a scapito dei cittadini. Una cifra che molti hanno considerato esagerata, ma che viene confermata da quanto si registra in altre città mondiali. Come Chicago, dove il sindaco ha deciso di ridurre il giallo da 3 a 2,9 secondi. Il risultato è stato tangibile: 8 milioni di dollari in più incassati in pochi mesi.

Senza contare che l’importo di tali multe nel comune americano è pari a 100 dollari, molto al di sotto di quanto previsto nell’ordinamento italiano, 162 euro. Una sentenza che farà discutere anche nei prossimi mesi e che, fino ad ora, non ha garantito tranquillità e stabilità al sistema stradale.

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