Sono altalenanti i numeri che il 2016, raccolti dal Rapporto ACI-ISTAT, ha lasciato in dote sul tema sicurezza stradale. Su tutti spicca, fortunatamente, il calo dei decessi rispetto all’anno precedente, pari ad un -4,2%. Dai 3.428 morti su strada si è passati a 3.283: un numero che, nonostante il leggero calo, rimane comunque alto e preoccupante. Ma il dato che preoccupa è relativo al numero di incidenti, aumentati dello 0,7% rispetto al 2015. Lo scorso anno, infatti, si è chiuso con 175.791 sinistri accertati, quasi 300 in più di quanto registrato 2 stagioni fa. Anche il numero dei feriti, purtroppo, è salito: dai 246.920 del 2015, ai 249.175 del 2016, per uno 0,9% in più. Le note negative, purtroppo, non sono finite: anche i feriti gravi sono cresciuti di quasi il 10% sul 2015, passando da circa 16 mila ad oltre 17 mila. Da un punto di vista di costi sociali, nulla cambia tra il 2015 e il 2016, con circa 17 miliardi di euro spesi in attività legate ad incidenti stradali.
Altre informazioni di dettaglio sul tema incidenti
Il Rapporto ACI-ISTAT, diffuso in anticipo rispetto agli altri anni per supportare la pianificazione di adeguati interventi di sicurezza stradale prima delle partenze estive di massa, ha mostrato come la fascia d’età più a rischio rimanga quella dei giovani. In età compresa tra i 20 ed i 24 anni, nel 2016, si sono registrati ben 260 morti. A seguire gli uomini tra i 45 ed i 49 anni (195 decessi) ed i ragazzi tra i 25 ed i 29 anni, con 194 morti. Per le donne la categorie più colpita da incidenti mortali è quella di età compresa tra i 75 ed i 79 anni, con 62 decessi a tutto il 2016. Sale di oltre il 25% anche il dato delle vittime tra i più piccoli: nel 2016 si sono registrati 49 morti tra i bambini da 0 a 14 anni, 10 in più dei 39 del 2015.
Soggetti più esposti al rischio e cause di incidenti
L’aumento dei morti ha riguardato in particolare i ciclomotoristi ed i ciclisti. Migliorano, invece, i dati relativi al segmento dell’autotrasporto che ha contribuito in maniera sostanziale alla diminuzione dei morti e dei feriti in autostrada, scesi rispettivamente a 274, rispetto ai 305 del 2015 (-10,2%), e a 15.790 contro i 15.850 dell’anno precedente, pari ad un -0,4%. Le principali ragioni alla base dei sinistri rimangono la distrazione alla guida, la mancata precedenza e la velocità troppo elevata.
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