Il tema della sicurezza stradale è senza dubbio uno degli argomenti principali che il Governo e il Ministero del Trasporto stanno affrontando con un sempre crescente impegno, per garantire ai guidatori e agli autotrasportatori il massimo in tema di affidabilità e controllo, anche se i pericoli sono sempre dietro l’angolo. Una ricerca dell’Asaps, l’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, infatti, conferma come un italiano su dieci che si mette al volante è sotto l’effetto di droghe e sostanze stupefacenti: un dato davvero allarmante, emerso dopo 2 mesi di test antidroga eseguiti in ben 19 città italiane, attraverso un campione significativo di circa 6 mila persone. Un ruolo fondamentale in questa iniziativa è stato giocato dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale, che ha donato alla Polizia di Stato oltre 1.800 kit per rilevare tracce di droga nella saliva. Le parole del direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, sottolineano come non si debba assolutamente sottovalutare i dati raccolti sul campo. Tuttavia, grazie a questi nuovi test antidroga, si è già in grado di tracciare un bilancio dettagliato sul rapporto fra la guida e le sostanze stupefacenti, potendo così prendere decisioni importanti per contrastare il fenomeno.

I vantaggi dei nuovi strumenti di rilevazione

Il principale obiettivo dei nuovi test antidroga è quello di individuare, con un altissimo livello di precisione, i guidatore sotto l’effetto di stupefacenti, come già avviene nel caso dell’alcol. Sgalla conferma come la Polizia di Stato sia intenzionata a proseguire in un cammino virtuoso che, ad oggi, porta ad effettuare più di 2 milioni di controlli sulle strade. La principale criticità, però, è sempre stata legata alla legislazione vigente, che rende problematici i controlli soprattutto per quanto riguarda gli aspetti riguardanti l’assunzione di stupefacenti. Grazie ai kit innovativi, però, le operazioni possono essere velocizzate al massimo, procedendo ad una rilevazione in tempo reale: è sufficiente, infatti, prelevare un campione di saliva e, nel giro di qualche minuto, si potrà ottenere un risultato certo in merito alla positività o meno alle droghe del conducente.

Costi troppo elevati: ecco il problema dei kit antidroga

Se da un lato la soluzione dei kit antidroga rappresenta la svolta per il mondo della sicurezza stradale, ecco che, dall’altro, si apre il problema legato ai costi. A differenza degli alcol test monouso, infatti, le attrezzature per rilevare le sostanze stupefacenti hanno cifre da capogiro. Per questa ragione sarà direttamente il Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio a farsi carico dell’acquisto di questi strumenti, fornendoli quindi alla Polizia Stradale che potrà così eseguire i controlli a tappeto nelle principali città italiane.

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