Le parole del Presidente del CNA-Fita, Cinzia Franchini, hanno confermato la linea dura da parte dell’Unione Nazionale delle Imprese di Trasporto, fortemente intenzionata a non fare passi indietro in materia di tagli da parte del Governo. Il tema più scottante sembra riguardare il capitolo legato alla riconferma delle spese non documentate: una pietra miliare dell’attività del settore Traporti, tuona la Franchini, che se non dovesse trovare riscontri anche nell’anno 2015 aprirebbe un’ampia frattura tra le parti che potrebbe portare ad uno sciopero nazionale di categoria.

Le tappe del duello: il Consiglio Nazionale CNA-Fita conferma la fiducia al Presidente

Pochi giorni fa si è svolto, nella sede di Modena, il Consiglio Nazionale della CNA-Fita: al centro del dibattito i temi caldi per tutto il segmento dell’autotrasporto. Il presidente Franchini ha incassato la piena fiducia da parte di tutta l’Assemblea che ha rinnovato l’intenzione di proseguire il braccio di ferro per ottenere dalle autorità preposte quanto richiesto da tempo.
L’incontro è stato finalizzato anche alla creazione dell’agenda alla base degli appuntamenti futuri, nei quali la Franchini e gli esponenti del CNA-Fita cercheranno di trovare risposte definitive da parte del Governo. La prima scadenza è stata prevista per il 27 gennaio, giornata in cui il sottosegretario ai trasporti, Del Basso De Caro, dovrà motivare le scelte in vista della pianificazione per il 2015.

L’incontro a Roma tra CNA-Fita e Ministero dei Trasporti

Sono momenti caldi quelli che si stanno vivendo in queste ore a Roma. Si è da poco concluso, infatti, l’incontro che ha messo di fronte la delegazione del Ministero dei Trasporti e le rappresentanze del CNA-Fita. Obiettivo dell’incontro, confrontarsi sulle ultime novità legate alle norme previste per il settore degli autotrasporti dalla Legge di Stabilità, ma non solo. Anche il cosiddetto decreto Milleproroghe e la giungla regolamentare dello Sblocca Italia interesserebbero il segmento nazionale dei trasporti. Sono ancora poche le voci che trapelano dalle stanze ministeriali: ciò che è certo è l’impegno comune messo in pratica dalle forze del CNA-Fita per la ripartizione delle risorse economiche, si parla di 250 milioni di euro, con la richiesta di conferma delle spese non documentate. Una voce del programma sulla quale il Presidente Franchini non apre spiragli, come confermato prima dell’incontro. Se i risultati del meeting non fossero vicini a quelli sperati si aprirebbero realmente le porte alla prospettiva del fermo nazionale dell’intera categoria dell’autotrasporto.

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