Il tema delle frontiere, in questi ultimi mesi, è senza dubbio uno dei più caldi per l’Europa e non solo. I flussi migratori dalle zone africane e medio-orientali, infatti, stanno facendo emergere seri dubbi circa la bontà e la validità di uno dei capisaldi su cui si basa l’idea dell’Unione Europea, ovvero il trattato di Schengen. Sotto altri aspetti queste discussioni stanno interessando anche il settore dell’autotrasporto che si interroga sul libero scambio delle merci. Uno dei Paesi più critici è sicuramente la Russia, che si sta già muovendo per la chiusura delle sue frontiere. Sono numerosi, infatti, i trasportatori che in viaggio verso la Federazione stanno incontrando non poche difficoltà: tutti coloro che arrivano dalla Polonia, ad esempio, sono costretti a fare marcia indietro, trovando sbarrati gli accessi allo stato sovietico. Alla base di questa situazione c’è il mancato rinnovo dell’accordo bilaterale tra i due paesi in materia di trasporto merci terrestri, già scaduto qualche giorno fa. Il 31 gennaio, infatti, era l’ultima data utile per trovare un compromesso sull’accordo bilaterale: il nulla osta, però, non è arrivato e così allo scoccare della mezzanotte del 1° febbraio tutti i camion in transito tra i valichi di frontiera di Polonia e regione di Kaliningrad, in Russia, sono stati inderogabilmente fermati.

Non solo Polonia, anche la Bielorussia sta vivendo la medesima situazione

Quanto sta succedendo tra Russia e Polonia, purtroppo, non è l’unico caso in Europa. Si parla, infatti, di un’altra nazione che si è vista chiudere le porte, o meglio le frontiere, in faccia da parte della Federazione Russa. Stiamo tratta della Bielorussia: gli storici cugini, infatti, hanno appreso che la Direzione Centrale delle Frontiere della Federazione russa ha confermato la decisione di effettuare controlli con modalità diverse rispetto a quelle utilizzate fino a questo momento, rimettendo in vigore un vecchio ordinamento statale. Questa normativa ultra datata dice che solo gli autisti con doppio passaporto, russo e bielorusso, possono attraversare la frontiera terrestre.

Le possibili soluzioni ai problemi di Polonia e Bielorussia

Unico destino, ma strade diverse quelle per la risoluzione delle problematiche legate al trasporto merci in Russia: da un lato c’è la Polonia che si è seduta al tavolo delle trattative, nella speranza di trovare un accordo in tempi brevissimi. Dall’altro, invece, la situazione sembra più complessa.  I 18 valichi di frontiera tra Bielorussia e Russia, infatti, sono presidiati costantemente: l’unica eccezione consentita è la possibilità di ingresso a Krasnaya Gorka, lungo la strada internazionale M1. Qui, gli autisti non russi o bielorussi non saranno multati, e potranno entrare senza problemi nel territorio della Federazione.

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