Arriva una buona notizia per gli automobilisti, i camionisti ed in generale tutti gli utenti che percorrono abitualmente le autostrade che collegano il Lazio con l’Abruzzo: sono stati congelati almeno fino al 31 dicembre gli aumenti previsti inizialmente dal 1° dicembre lungo l’A24 e l’A25. L’emendamento del Decreto Sisma è stato approvato durante la conversione del provvedimento legislativo.

É stato possibile adottare questo importante provvedimento in seguito al mancato versamento del canone annuale da parte di Strada dei Parchi, società del gruppo Toto che ha in gestione le tratte, nei confronti dell’Anas. Il concessionario si è impegnato a restituire la cifra complessiva, pari a 57 milioni annui, al termine della concessione che per il momento è stata fissata proprio al 31 dicembre 2020.

Sospiro di sollievo per i camionisti che circolano su Lazio e Abruzzo

Grazie a questo accordo raggiunto tra Anas e Strada dei Parchi è stato possibile evitare l’aumento dei pedaggi che sarebbe arrivato al 20%. Tale situazione avrebbe pesato ulteriormente per le tasche degli autotrasportatori che percorrono quotidianamente queste tratte, dove comunque è previsto un rincaro a partire dal prossimo anno come appunto previsto dal contratto di gestione.

Esultano anche i sindaci dei comuni di Abruzzo e Lazio che da almeno due anni stanno combattendo fianco a fianco nella lunga battaglia del caro pedaggi a tutela del loro territorio e dei loro cittadini. L’A24 ad oggi è una delle autostrade più care di tutta Italia, nonché una delle più trafficate per il suo importante ruolo strategico lungo lo Stivale. É ovvio quindi che un rincaro in prossimità delle festività natalizie avrebbe rappresentato una vera stangata per gli autotrasportatori che lavorano quotidianamente lungo questi tratti autostradali.

Due questioni ancora da risolvere

Anche se il pericolo è stato scampato, almeno fino al 31 dicembre di quest’anno, bisogna ancora fare i conti con due problemi tutt’altro che secondari. Innanzitutto Anas dovrà trovare i 57 milioni necessari per svolgere i lavori di competenza. In Abruzzo infatti frane e smottamenti lungo le strade sono fenomeni sempre più frequenti che mettono in pericolo l’incolumità e la sicurezza degli utilizzatori, oltre a provocare disagi importanti per la normale viabilità.

Resta poi da affrontare anche il problema relativo all’aumento dei pedaggi che incide negativamente sulla salute del trasporto su strada. A pagare le conseguenze non sono solo gli autotrasportatori, ma anche le aziende che ogni volta a fine anno devono fare i salti mortali per far quadrare i conti a fronte di pedaggi autostradali in continuo aumento.

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