Unatras ha inviato una lettera a Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per chiedere una deroga momentanea sui tempi di guida e di riposo almeno fino alla fine della crisi legata al coronavirus. Questi limiti infatti allungano notevolmente i tempi di lavoro dei camionisti che devono fare i conti non solo con le misure sempre più restrittive relative all’operatività ed alla movimentazione della merce in fase di consegna, ma anche con i controlli sempre più serrati ai confini con gli altri paesi.
In un momento così drammatico, secondo Unatras, bisogna quindi rendere più malleabili i tempi di guida e di riposo allungandoli se necessario per permettere agli stessi autotrasportatori di poter svolgere con maggiore serenità il loro lavoro.
Il quadro tracciato da Unatras
Unatras ricorda che gli autotrasportatori, in seguito alle prescrizioni del Regolamento 561/2006, già hanno subito una serie di restrizioni importanti relative ai tempi di guida e di riposo. Le ultime direttive del Governo, anche se dettate dalla necessità di contrastare la diffusione del Covid-19, hanno reso ancora più complesso il lavoro dei camionisti. L’obbligo di non scendere dalla cabina e di mantenere almeno un metro di distanza dagli altri operatori per evitare contatti prolunga notevolmente il tempo di lavoro degli autotrasportatori.
Inoltre, a causa della mancanza degli autisti che affligge il nostro paese ormai da diversi anni, è impossibile stabilire una turnazione che consenta ai camion di essere operativi 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.
Unatras apprezza il fatto che il Governo abbia sospeso i divieti di circolazione domenicale almeno per le domeniche di marzo, ma auspica che questa misura venga prorogata anche in futuro, almeno fino a quando sarà presente l’emergenza Coronavirus.
Per rispettare i tempi di guida e di riposo i camionisti sono quindi costretti a fermarsi in aree di sosta che non sempre forniscono i servizi necessari per ristorarsi e riposarsi. Inoltre, sostiene Unatras, le stesse aree di servizio potrebbero trasformarsi in campi di quarantena obbligatoria e addirittura potenziali focali di contagio.
Unatras chiede una deroga sull’esempio di alcuni paesi UE
La lettera inviata da Unatras al ministro De Micheli chiede quindi di adottare la norma prevista dalla UE che prevede una deroga temporanea sulla normativa sui tempi di guida e di riposo. Danimarca, Belgio e Spagna hanno già predisposto questa misura e Unatras chiede a viva voce che venga estesa anche in Italia. Per la sua struttura geografica lo Stivale prevede infatti tratte da nord a sud molto più lunghe rispetto agli altri paesi europei. Inoltre i camion italiani sono spesso costretti a sostare alle frontiere dei paesi confinanti per i controlli, una situazione che aumenta lo stress ed i tempi di attesa per gli autisti.
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