È stato uno dei temi che più a lungo abbiamo trattato in queste settimane: il fermo generale preannunciato qualche tempo fa da Unatras. Le speranze di risolvere bonariamente la questione sembravano essere ormai vane solo 20 giorni fa (https://www.gigantidellastrada.it/unatras-non-si-tira-indietro-e-conferma-lo-sciopero-generale/) quando i vertici dell’Associazione avevano confermato la loro piena volontà di incrociare le braccia per continuare la protesta. Tuttavia, in queste ore, qualcosa si è mosso: a confermarlo è la comunicazione arrivata a seguito dell’ultimo Comitato Esecutivo Unatras che ha definitivamente revocato l’idea di fermo per il settore dell’autotrasporto. Fino a qualche giorno fa mancava solo la data ufficiale e tutto era pronto per lo sciopero generale: ora, invece, grazie anche agli spiragli forniti dal Governo, la macchina della trattativa sembra essersi definitivamente riaperta. La ragione del dietro front di Unatras è da ricercare nella possibilità di dialogo con il MIT: senza un tavolo di confronto, spiegano i principali esponenti dell’Associazione, infatti, l’idea di fermarsi tornerà certamente a farsi prevalere.

Cosa è cambiato in questi giorni

Come sottolineato dalle parole degli esponenti principali di Unatras, l’apertura da parte del Governo ha spinto le associazioni a fare un passo indietro in merito all’idea di scioperare a breve termine. Merito soprattutto della comunicazione inviata dal Gabinetto del Ministro Graziano Delrio, che, nero su bianco, ha assicurato lo sblocco dei provvedimenti economici, da mesi al centro del braccio di ferro tra operatori del settore e Governo. E così il Comitato Esecutivo Unatras, riunitosi a Roma, ha voluto dare credito a quanto promesso dal MIT, auspicando una concretizzazione delle misure attese dalla categoria in tempi brevi. In particolare, le risposte che il Comitato desidera di più riguardano i temi legati alla decontribuzione che è stata paventata verso gli autisti che effettuano trasporti internazionali.

Cosa succederà ora?

Unatras è tornata sui suoi passi, ma non ha deposto le armi. L’associazione, infatti, nella nota ufficiale a margine del Comitato Esecutivo, spiega che adesso è necessario attivare, quanto prima, un tavolo di confronto in cui discutere dei temi più scottanti del settore. Tra questi non possono mancare il dumping sociale, i tempi di pagamento, la regolarità delle imprese attraverso l’Albo ed i costi di esercizio per l’autotrasporto. Se così non sarà, conclude il Comitato, la proclamazione del fermo dei servizi sarà riproposta nel medio termine: per stemperare definitivamente la situazione, quindi, l’unica soluzione possibile è che i decreti previsti siano concretamente attuati nei prossimi giorni.

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