Lo scorso sabato 18 marzo 2017 è andato in scena uno sciopero nazionale di grandissima portata. Sono stati migliaia, infatti, gli autotrasportatori che sono scesi in piazza per manifestare. Il Tir Day, così è stato chiamato da Unatras – organizzatore dell’evento – ha visto protagoniste molte città italiane che hanno ospitato lunghi cortei di operatori pronti ad alzare la voce per ribadire i propri diritti. Dopo l’intensa giornata, sembra che qualcosa si stia muovendo nei palazzi romani, anche se non è escluso che il prossimo passo della protesta sia il fermo totale. Lo hanno dichiarato le stesse associazioni di categoria, soddisfatte della partecipazione degli autotrasportatori che sono scesi in strada con l’obiettivo di ribadire al Governo la necessità di serrare i tempi per affrontare le questioni più spinose del settore.

Grande partecipazione, soprattutto in Lombardia

Tra le regioni italiane, la Lombardia è stata senza dubbio la più attiva. Sono stati, infatti, ben 5 gli eventi di protesta organizzati da altrettante città: di grande impatto, la “sfilata” di Brescia, dove oltre centro camion della provincia hanno creato un lungo serpentone sulla Tangenziale Sud, per poi fermarsi davanti alla Motorizzazione. Non da meno il corteo di Bergamo, sempre sulla Tangenziale cittadina, e quello di Milano, partito da uno dei simboli internazionali della città, come lo stadio di San Siro, e conclusosi alle porte della sede Rai di Corso Sempione. Hanno risposto presente anche Lecco e Como, che avrebbero dovuto unire le forze dei 2 cortei a metà strada, ma che, su suggerimento del Prefetto, hanno cambiato programma, con singoli presidi di fronte ai rispettivi Comuni.

Ottimo riscontro anche nelle altre Regioni italiane

Come di consueto, molto partecipativa è stata anche tutta l’area del Triveneto. A Venezia è andata in scena una tra le più spettacolari manifestazioni che hanno toccato il culmine in Piazza San Marco. A Trento, Verona e Trieste, tra le città più colpite negli ultimi anni dalla crisi del settore, sono stati migliaia gli operatori scesi a protestare nelle strade. Anche il Piemonte – in particolare ad Asti e Cuneo – e la Liguria – con Genova protagonista – hanno tenuto alta la bandiera del segmento, con lunghi cortei cittadini. Al Centro si sono unite le forze di 3 Regioni – Marche, Umbria e Abruzzo – in protesta congiunta tra le vie di Ancona. Anche nella Capitale c’è stato spazio per il Tir Day: qui, come a Milano, il corteo si è concluso davanti alla sede Rai. Grande successo di partecipanti anche al Sud, con Napoli e Messina tra le città più attive.

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7 Commenti

  1. Piero Chirivì
    28 Marzo 2017 at 13:31 — Rispondi

    Si si…..

  2. Tonin Gila
    28 Marzo 2017 at 17:16 — Rispondi

    Come mai lo hanno annullato

  3. Luciano Bertuzzo
    28 Marzo 2017 at 20:53 — Rispondi

    Ma dove ? In che film

  4. M Ben Kafu
    28 Marzo 2017 at 21:17 — Rispondi

    Si non fanno sciopero alla francese non cambierà un ca…..

  5. Antonino Governali
    28 Marzo 2017 at 21:34 — Rispondi

    Ma che cavolo serve fare sciopero il Sabato ABBIAMO il sindacato più venduto al mondo tirapiedi dello stato

  6. Roberto Mauri
    28 Marzo 2017 at 22:09 — Rispondi

    Fare lo sciopero del autotrasporto al sabato è come fare lo sciopero dei parrucchieri al lunedì complimenti

  7. Ivan Longo
    29 Marzo 2017 at 9:52 — Rispondi

    ?

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