L’IRU (Unione Internazionale dei Trasporti Stradali) ha chiesto all’Organizzazione Mondiale della Sanità ed ai governi nazionali di dotare i camionisti ed i conducenti di pullman commerciali del certificato di vaccinazione digitale, riconosciuto a livello mondiale. L’Unione ha inoltre chiesto che le vaccinazioni ai camionisti abbiano la priorità, in virtù dell’importante ruolo svolto da queste figure per l’economia nazionale.

La risposta dell’Inail è stata immediata e, in un documento per le vaccinazioni anti-Covid, ha stilato un elenco comprensivo dei settori produttivi considerati più a rischio, individuati tramite i codici Ateco. Nella classe di priorità 1, cioè quella più a rischio, rientrano operatori che lavorano nell’ambito del “trasporto terrestre e trasporto mediante condotte”, “trasporto aereo”, “trasporto marittimo e per le vie d’acqua” e “servizi postali e attività di corriere”.

Vaccinazioni ai camionisti, il sì di Andrea Orlando: “Sono la spina dorsale dell’economia nazionale”

Andrea Orlando, ministro del Lavoro, ha scritto sulla sua pagina Facebook dando il pieno assenso alla priorità delle vaccinazioni ai camionisti. Come spiega il ministro, gli autotrasportatori soprattutto nei primi mesi di lockdown hanno permesso al paese di non fermarsi, tra l’altro in settori vitali come l’alimentare, il sanitario-farmaceutico ed i servizi alle persone.

Orlando accoglie con piacere le diverse adesioni da parte di aziende, ditte ed attività pubbliche e private alla campagna di vaccinazione. Del resto vaccinare tutta la popolazione è l’obiettivo primario del Governo, in modo da poter ripartire senza altre restrizioni che hanno già gravemente danneggiato l’economia italiana, ed in generale mondiale.

L’apprezzamento del mondo imprenditoriale

Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, ha espresso parole di apprezzamento per il Governo Draghi ed in generale per lo stato di avanzamento della campagna di vaccinazione. Ha inoltre ringraziato l’INAIL che ha elaborato un documento tecnico-operativo che rispecchia le loro richieste per le vaccinazioni ai camionisti.

Richiesto dall’IRU anche un certificato di vaccinazione digitale

L’IRU ha evidenziato un’altra criticità che i camionisti devono affrontare quotidianamente. Come spiega Umberto De Pretto, segretario generale dell’IRU, i conducenti spesso sono bloccati in lunghe code nei centri di prova stradali, dove c’è un maggiore rischio di contrarre il virus da Covid-19.

I conducenti devono inoltre attendere molto tempo alle frontiere, condizione che aumenta i ritardi nelle consegne ed in generale nella catena di distribuzione. La vaccinazione, comprensiva del certificato digitale, renderebbe il lavoro ai camionisti molto più snello e veloce, senza pericoli di ritardi nelle consegne e con la possibilità di potersi muovere con maggiore serenità e meno stress alla guida.

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