I camion alimentati a metano stanno diventando una realtà sempre più concreta in Italia grazie ai miglioramenti tecnologici ed ai tangibili vantaggi apportati da questi mezzi. Si tratta innanzitutto di veicoli “green”, capaci di ridurre le emissioni di monossido di carbonio e di particolato fino al 97%.

Questi sono dati fondamentali alla luce della politica ecosostenibile intrapresa dai principali governi del mondo per ridurre le emissioni di CO2 e salvaguardare il pianeta. Aumenterà sempre di più quindi la tendenza ad acquistare camion a basso impatto ambientale come quelli alimentati a metano.

Gli incentivi fiscali

Per incrementare l’acquisto di camion a metano sono stati introdotti incentivi fiscali che scadono ad aprile 2019, ma che saranno rinnovati con ogni probabilità. Queste detrazioni non riguardano il rimborso delle accise, come avviene per il gasolio, quanto piuttosto l’acquisto di un nuovo veicolo.

Nello specifico sono previsti incentivi di: 4.000 euro per l’acquisto di automezzi nuovi a trazione alternativa a metano CNG con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate; 8.000 euro per l’acquisto di mezzi a trazione alternativa a metano CNG con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 7 tonnellate; 20.000 euro per l’acquisto di mezzi nuovi a trazione alternativa a metano LNG con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 7 tonnellate.

Più pregi che difetti per i camion a metano

Facendo un confronto tra i nuovi mezzi pesanti alimentati a metano e quelli alimentati con i tradizionali carburanti l’ago della bilancia pende nettamente a favore dei pro piuttosto che dei contro.

I costi del carburante sono nettamente inferiori per chi utilizza un camion a metano e facendo una media a fine anno si possono risparmiare ben 30-35.000 euro.

Oltre ai vantaggi ecologici ed economici, il metano consente anche di circolare liberamente durante le giornate in cui si raggiungono alti sforamenti di emissioni. In alcuni paesi come la Germania i camion LNG vengono esonerati dal pagamento del pedaggio autostradale.

Tra i pochi difetti ci sono le prestazioni leggermente inferiori dei camion a metano, anche se le differenze principali con i “colleghi” alimentati a diesel e benzina si notano solo durante le accelerazioni e nelle salite. Ad ogni modo i produttori stanno lavorando per equiparare le prestazioni dei camion a metano con quelli tradizionali.

Un altro problema potrebbe essere la scarsa diffusione di distributori lungo le arterie stradali e autostradali italiane. Al momento sono operativi circa 1.200 stazioni di rifornimento ma il loro numero è destinato a salire velocemente nei prossimi anni.

L’unica nota stonata riguarda forse il prezzo dei camion a metano, molto più alto rispetto ai camion tradizionali. La soluzione potrebbe essere quella di abbassare i prezzi almeno al livello dei camion diesel Euro 6 ed ampliare ulteriormente l’offerta dei costruttori, dando ai camionisti la possibilità di scegliere il modello più indicato alle loro necessità.

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