Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato che nella prossima Legge di Bilancio saranno inseriti i tagli ai sussidi ambientali dannosi che inizialmente erano stati inclusi nel decreto clima. Il provvedimento prevede la riduzione dei sussidi del 10% dal 2020 per poi arrivare all’annullamento totale entro il 2040. Tagliato anche il sussidio annunciato dallo Stato che assicurava accise sul gasolio inferiori rispetto a quelle sulla benzina, che nel 2018 ha raggiunto il valore di 4,9 miliardi euro. Il settore autotrasporto rischia quindi di perdere il rimborso destinato agli autotrasportatori per la parte di accise già pagate che, nel 2018, ha raggiunto il valore di 1,26 miliardi di euro.

Tutte le misure della manovra: stop ai sussidi non sostenibili

L’obiettivo del ministro è eliminare quei sussidi considerati dannosi a beneficio di una maggiore sostenibilità ambientale. Questo è anche uno dei punti fermi dell’Unione Europea per salvaguardare il pianeta. La manovra prevede innanzitutto l’eliminazione dei sussidi per il gasolio utilizzato per il trasporto di merci e passeggeri ad opera dei veicoli Euro3 ed Euro4 a partire dal 2021. Dovrebbe essere introdotta anche una tassa sui prodotti inquinanti impiegati per la produzione di energia, al fine di spingere le aziende di autotrasporto a scegliere soluzioni “green” per la loro flotta.

Sempre in un’ottica ecosostenibile si è deciso di aumentare dal 30% al 100% la determinazione della base imponibile ai fini Irpef del reddito ritraibile per le auto aziendali più inquinanti. Infine, dal 1° giugno 2020 scatterà la tassa di un euro per chilogrammo di plastica. Secondo le proiezioni, questa manovra dovrebbe garantire il risparmio di 1,8 miliardi di euro nel 2020 e di 2,4 miliardi di euro nel 2021.

Costa ha sottolineato che questo provvedimento prevede tagli costanti negli anni fino al 2040, ma senza penalizzare nessuno e a tutto vantaggio dell’ambiente circostante per la crescita costante dell’intero sistema produttivo.

La protesta del comparto autotrasporto

È di tutt’altro avviso il mondo dell’autotrasporto che ha protestato vivacemente contro la manovra del ministro Costa. Confartigianato Trasporti ha raccolto tutto il malcontento delle aziende di trasporti sostenendo che il taglio dei sussidi sarebbe una manovra scorretta, in quanto il Governo verrebbe meno alle promesse fatte alla categoria. Oltre all’aspetto etico, ci sarebbe anche un grave danno economico, poiché si interromperebbe quel circolo virtuoso che gli incentivi avevano avviato favorendo maggiori investimenti per le imprese del settore.

Confartigianato sottolinea inoltre che per lo stesso Stato questo provvedimento sarebbe controproducente poiché le imprese, in mancanza di chiarezza, potrebbero decidere di rifornirsi di carburante all’estero, generando perdite ingenti per le casse statali.

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