In un momento così delicato per il paese, TG, media, siti online e giornali giustamente sottolineano il lavoro straordinario ed encomiabile che stanno svolgendo medici, infermieri, poliziotti e carabinieri per affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus. Non bisogna però dimenticare un’altra categoria fondamentale che sta mantenendo in piedi l’Italia e che da sempre rappresenta la spina dorsale dell’intera economia italiana, cioè quella dei camionisti e degli autotrasportatori costretti a lavorare in condizioni estreme.
Grazie a loro infatti i generi alimentari di prima necessità ed i farmaci giungono puntualmente nei supermercati, nelle farmacie e negli ospedali per garantire i servizi minimi necessari. Tuttavia, come sottolinea il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, molte aziende committenti vietano i servizi igienici agli autotrasportatori.
La denuncia di Uggè
Uggè denuncia che molti committenti hanno affisso cartelli o addirittura inviato circolari alle imprese di trasporto precisando che i servizi igienici non sono usufruibili da parte degli autotrasportatori. Quindi i camionisti, dopo aver caricato e scaricato la merce, non hanno nemmeno la possibilità di utilizzare il bagno e lavarsi le mani, che è invece una delle principali misure di prevenzione imposte dal decreto governativo.
Un altro grave problema è la mancanza di mascherine, fondamentali per tutelare la salute degli autotrasportatori ed anche per evitare il diffondersi del contagio. Al momento sono praticamente introvabili e molti autotrasportatori ne sono sprovvisti, pur essendo obbligatorie per la categoria.
Uggè ha quindi comunicato la disponibilità di Conftrasporto-Confcommercio ad acquistare le mascherine dalla Protezione Civile che, per evitare atti di sciacallaggio, ha deciso di gestire personalmente la vendita e che prontamente darà una risposta in merito.
Autogrill aperti
Una buona notizia arriva però per i camionisti: gli autogrill resteranno aperti. Alcuni avevano auspicato infatti il blocco totale delle attività, compresi gli autogrill, che dopo la chiusura di alberghi e ristoranti rappresentano l’unico punto sicuro di ristoro e di riposo per gli autotrasportatori.
Francesco Boccia, ministro per le Autonomie, ha dichiarato che i beni di consumo arrivano nelle case degli italiani ed i medicinali negli ospedali proprio grazie ai camionisti. Molti di loro sono spesso sottoposti a viaggi massacranti lunghi anche centinaia di chilometri, durante i quali sono costretti a dormire in cuccetta. Hanno quindi diritto almeno ad accedere ai servizi igienici e a consumare un pasto, perciò è stata scartata l’ipotesi di chiudere gli autogrill.
Vengono così garantiti quei servizi minimi ed indispensabili agli autotrasportatori, veri eroi silenziosi che con il loro lavoro stanno permettendo alle famiglie di ricevere cibo ed acqua in attesa di uscire fuori dal tunnel del Coronavirus.
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