Se gli esperimenti con i Tir a guida autonoma ormai non rappresentano più una grande novità nel settore dell’autotrasporto, ciò che ha messo in pratica qualche giorno fa Volvo Trucks va davvero al di là di ogni fantasia: il colosso svedese, infatti, ha dato il via ad una prima serie di test con gli FMX automatici – che proseguiranno per i prossimi 18 mesi – tra le anguste strade e nelle grotte della miniera di Boliden, situata alle porte di Stoccolma, a Kristineberg. L’obiettivo di questi test è quello di ottenere maggiori informazioni circa le potenzialità dell’innovativa tecnologia di guida autonoma, in zone territoriali particolarmente difficili da raggiungere, come ad esempio quelle di una miniera. Al momento i risultati sembrano dare risposte positive: i mezzi, infatti, pare riescano ad operare al meglio anche in condizioni difficili.

Massima soddisfazione da parte dei vertici Volvo Trucks

Le parole di Claes Nilsson, presidente Volvo Trucks, spiegano bene come i vertici aziendali del gruppo stiano investendo molto in questo progetto rivoluzionario che potrebbe cambiare il modo di affrontare anche le attività operative più difficili a bordo dei Tir. Un risultato che si sta concretizzando grazie anche alla collaborazione con il brand Boliden, che ha messo a disposizione la miniera per effettuare prove continuative anche sottoterra. Ed è proprio in queste condizioni particolarmente difficili che il Volvo FMX a guida autonoma ha fatto vedere le cose migliori, sia sotto il profilo dell’efficienza del trasporto che della produttività. E gli sviluppi proseguiranno in questa direzione: l’obiettivo è rendere tali camion perfetti per lavorare nelle miniere, nei porti e in altri ambienti angusti in cui la guida è particolarmente ripetitiva e noiosa.

Come avverranno i cicli di test

I veicoli utilizzati in miniera, come detto, sono i Volvo FMX di ultima generazione. Tra le grandi novità presenti su questi giganti della strada, non passa inosservato l’avveniristico sistema di sensori laser e radar, che è stato utilizzato, in prima battuta, per mappare l’intero percorso della miniera e che ora servirà per far muovere autonomamente i camion tra le vie ed i tunnel strettissimi. I movimenti dello sterzo, i cambi di marcia e le velocità del veicolo saranno impostate proprio grazie a questi sensori ad altissima precisione che, istante dopo istante, scansioneranno la zona intorno al camion e ottimizzeranno il funzionamento e le dinamiche dello stesso. Non ci resta che aspettare i risultati dei prossimi test che, siamo certi, ci lasceranno a bocca aperta.

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