E’ ormai questione di giorni la conferma da parte di Unatras del fermo generale dei servizi di trasporto. Il motivo è chiaro, e lo spiega bene anche la nota resa pubblica qualche giorno fa dalla stessa associazione. Secondo i vertici del Comitato Esecutivo di Unatras, infatti, è inaccettabile il comportamento che sta mantenendo il Governo nei confronti del settore e la riunione appena svolta a Roma lo ha nuovamente ribadito. L’epilogo, quindi, appare scontato: la decisione di procedere ad un fermo generale. Del malcontento di Unatras ne avevamo già parlato ad inizio mese (https://www.gigantidellastrada.it/unatras-lancia-la-protesta-contro-il-governo/), ma la speranza da parte di tutti i soggetti attorno al tavolo era quella di trovare una risposta positiva che potesse accontentare le diverse posizioni. Come già documentato, la pietra della discordia riguarda, in particolar modo, le risorse stanziate a favore del settore che, nonostante l’ok del Ministero, non sono ancora state rese disponibili e spendibili.

Le altre ragioni del malcontento

L’elenco delle motivazione per cui l’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci vorrebbe far incrociare le braccia a tutti gli operatori aderenti è davvero molto lunga. Oltre alla già citata mancanza di disponibilità dei fondi stanziati, infatti, l’associazione ha ripetute volte denunciato il mancato rispetto degli impegni generali sottoscritti dai rappresentanti del Governo con le tutte le associazioni di categoria relativamente a spinosi argomenti come quelli legati al costo del lavoro e alle spese non documentate, senza dimenticare gli incentivi specifici che potrebbero essere utilizzati per il rinnovo del parco veicolare, nonché per rendere meno critici i lunghi tempi di attesa nei pagamenti da parte dei fornitori. Ma la realtà è ben diversa: è tutto completamente fermo. E’ questo il messaggio di Unatras: se il Governo ormai non è più reattivo nel soddisfare le necessità primarie del settore, allora l’unico modo per far riflettere coloro che devono decidere per il futuro dell’intero segmento è quello di scioperare.

I prossimi passi

Lo sciopero rappresenta l’estrema ratio da parte dell’Unione che, in questi mesi, ha fatto di tutto per evitare un epilogo simile. Stando a quanto riportato nel comunicato reso noto al termine del meeting del Comitato Esecutivo, tutto è riconducibile alle questioni irrisolte da troppo tempo e le imprese non sono più in grado di attendere. Per preservare la loro stabilità, quindi, è necessario fare qualcosa in tempi brevi: ecco spiegato l’appello alle singole Organizzazioni che fanno parte dell’autotrasporto per la definizione delle modalità attuative di questo sciopero imminente. 

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29 Commenti

  1. Maurizio Todaro
    24 Maggio 2016 at 9:53 — Rispondi

    In italia non lo faranno mai lo sciopero sono aziende di crumiri…..

    • Giuseppe Crupi
      24 Maggio 2016 at 9:58 — Rispondi

      Concordo pienamente.

    • Maurizio Todaro
      24 Maggio 2016 at 10:00 — Rispondi

      Anzi se qualche azienda facesse sciopero ci sarebbe pronto già un avvoltoio a prendere il viaggio al ribasso .

  2. Gianki Divi
    24 Maggio 2016 at 10:21 — Rispondi

    Se lo sciopero.SoNO tutti cacasotto

  3. Mohammed Ben Khaffou
    24 Maggio 2016 at 10:57 — Rispondi

    Cmq non sarà mai tipo quello francese…

  4. Ercole Sala
    24 Maggio 2016 at 11:32 — Rispondi

    Fermiamoci. X un mese però.

  5. Marcello Bartuccio
    24 Maggio 2016 at 11:41 — Rispondi

    La settimana di ferragosto

  6. Giovanni Botecchi
    24 Maggio 2016 at 11:44 — Rispondi

    Sciopero. …. noi ? Non ci credo nemmeno se la facciamo troppo codardi siamo?

  7. Merigo Maurizio
    24 Maggio 2016 at 11:58 — Rispondi
  8. Maurizio Censini
    24 Maggio 2016 at 12:02 — Rispondi
  9. Maurizio Censini
    24 Maggio 2016 at 12:03 — Rispondi

    Il problema dei vettori est europa e chi apre le ditte la e lavorano in italia no ?

  10. Terry Pino
    24 Maggio 2016 at 12:26 — Rispondi

    Tutto un bluff….come in passato.
    Non ci sono le P***e sotto per fare uno sciopero, come si deve però.

  11. Giorgio Cintolo
    24 Maggio 2016 at 12:52 — Rispondi

    Si si lo sciopero bla bla bla

  12. Augusto Morosini
    24 Maggio 2016 at 12:56 — Rispondi

    Sarebbe ora che apriamo un Po gli occhi

  13. Giacomo Picone
    24 Maggio 2016 at 13:22 — Rispondi

    I.soliti pagliacci.tanto.siamo tutti falliti e questione di tempo.tutti col calo per aria

  14. Luciano Tomasi
    24 Maggio 2016 at 14:03 — Rispondi

    Solito sciopero inutile e patetico.

  15. Francesco Tardera
    24 Maggio 2016 at 14:10 — Rispondi

    Quanto lo fano cosi ciriposiamo

  16. Umberto Campanile
    24 Maggio 2016 at 14:30 — Rispondi

    Ancora con queste cazzate

  17. Alessandro Petriccioni
    24 Maggio 2016 at 17:26 — Rispondi

    Il problema siamo noi italiani

  18. Cristian D
    24 Maggio 2016 at 20:40 — Rispondi

    Fate ridere!!!!!

  19. Sergio Romiti
    24 Maggio 2016 at 21:22 — Rispondi

    Sarà la solita buffonata

  20. Luigi Levante
    24 Maggio 2016 at 23:20 — Rispondi

    Ma per favore!!!!!!! CAPRE CAPRE CAPRE

  21. Pietro Cammarata
    25 Maggio 2016 at 10:13 — Rispondi

    La categoria, dovrebbe andare a prendere lezioni, dai colleghi d oltre
    Alpi francesi

  22. Danilo Osti
    25 Maggio 2016 at 12:09 — Rispondi

    Con un governo buffone…….solo buffonate possono uscire

  23. Giuseppe Pernice
    25 Maggio 2016 at 16:34 — Rispondi

    Succederà dinuovo casino forte

  24. Antonio Marinelli
    25 Maggio 2016 at 18:21 — Rispondi

    Naturalmente tutte argomentazioni pro datore di lavoro. Farci riconoscere il lavoro usurante no? Andate a fare in culo come tutti i sindacati

  25. Mimmo Miccione
    25 Maggio 2016 at 18:30 — Rispondi

    Dobbiamo scioperare x favorire le aziende? Ma dove c***o vivete? Non facciamo niente x i lavoratori non abbiamo alzato un dito x contrastare il job act, non facciamo niente x il lavoro usurante, non diciamo un c***o che a 65 anni c’è chi guida ancora mezzi pesanti e senza avere nessun privilegio x l’età. Ma andate a fanculo voi e chi vi viene dietro PAGLIACCI

  26. Dino Ballerino
    11 Giugno 2016 at 11:43 — Rispondi

    Nn si farà mai e poi mai come i francesi.in Italia siamo tt falliti.

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